IL MARE SALENTINO TANTO … CARO UNA RILEVAZIONE DELL’ADOC LECCE SUI COSTI DEI SERVIZI NEI LIDI

IL MARE SALENTINO TANTO … CARO
UNA RILEVAZIONE DELL’ADOC LECCE SUI COSTI DEI SERVIZI NEI LIDI
La stagione estiva è oramai avanzata e sempre più italiani e stranieri, compatibilmente con lo scenario pandemico, scelgono il mare come meta delle loro vacanze. Ma quanto costa una giornata in spiaggia nel Salento?
Per proprie specifiche finalità, la domanda se la è posta l’ADOC di Lecce (Associazione Difesa e Orientamento Consumatori), a partire dal suo Presidente, Alessandro Presicce, e la volontaria del Servizio Civile Universale, Barbara Irno Consalvo, la quale si è messa a ricercare per fotografare una panoramica dettagliata della realtà dei prezzi praticati nei lidi sulle coste salentine.
“Nello specifico – dichiara Alessandro Presicce -, immedesimandoci in una coppia desiderosa di trascorrere una giornata in spiaggia, ci siamo rivolti ai gestori dei lidi per informarci sulla tariffa del noleggio del classico “ombrellone e due lettini” e le medie di seguito riportate sono state calcolate tenendo conto delle indicazioni fornite dagli stessi concessionari dei 30 lidi presi in considerazione”.
C’è da precisare che i lidi monitorati sono gli stessi, o quasi, della precedente rilevazione dell’Adoc avvenuta nel luglio del 2019 distribuiti geograficamente lungo tutta la costa.
Al termine dell’indagine, ciò che è emerso è il costo medio giornaliero di 25 euro considerando l’intera costa, e precisamente: da Torre Lapillo a Casalabate, passando per Leuca. A questa somma si deve aggiungere la spesa del parcheggio pari a € 4-4,50 al giorno, arrivando così ad un totale di 30 euro/giorno.
Se si scende nel dettaglio, si nota che tra il litorale ionico e quello adriatico c’è una differenza di tre euro: infatti, sul primo versante la media è di 27 euro, mentre nel secondo è di 24 euro.
Ma l’associazione dei consumatori di Lecce ha voluto prendere in esame anche la differenza di un Salento diviso in “quattro cantoni” (due relativi al mar Ionio e due per l’Adriatico) calcolando le rispettive medie e i loro valori ottenuti che sono risultati i seguenti:
Torre Lapillo – Gallipoli: 25 euro Gallipoli – Leuca: 29 euro
Leuca – Otranto: 29 euro
Alimini – Casalabate:19 euro
Da questi ultimi dati emerge la tendenza di una tacco d’Italia particolarmente low-cost nelle marine leccesi, anche se va segnalata la punta massima di 50euro registrata nella località di Torre Mozza (lungomare di Ugento) e quella minimo di 15euro sul versante opposto, precisamente a San Cataldo (marina leccese).
Volendo poi porre l’attenzione su Gallipoli e Otranto, due delle città maggiormente rinomate e gettonate nel periodo estivo, non si evincono grandi differenze: il prezzo medio per usufruire di un ombrellone e due lettini si aggira, in entrambi i casi, intorno ai 29 euro/giorno.
Ora c’è da chiedersi: ma questi prezzi sono aumentati rispetto al passato?
“La scoperta è tutt’altro che confortante per i consumatori – afferma Barbara Consalvo del SCU -. Infatti, il costo medio espresso in percentuale è pari ad un incremento del 15% rispetto al 2019 e in particolare si evidenzia un aumento medio nella zona Otranto-Melendugno del 31% circa, il più alto registrato in tutta la provincia. Mentre altri aumenti più contenuti si registrano tra Torre Lapillo e Gallipoli (+9%)”.
Come Adoc Lecce si è voluto effettuare anche un confronto con l’anno 2008 e, “a tal proposito – sostiene Presicce -, possiamo affermare che negli ultimi 13 anni c’è stato un aumento annuo medio del 4,2%, ben superiore al tasso di inflazione. Inoltre, è interessante notare che, mentre nel periodo prepandemico l’aumento era stato del 3,6% annuo, nel periodo 2019-2021 l’aumento è passato al 7,5% annuo, raddoppiando il valore registrato in precedenza.”
In sintesi, dal 2019 i prezzi sono aumentati del doppio rispetto agli aumenti medi annui precedenti, raggiungendo la ragguardevole soglia del +15% nel biennio. Ovvero, nel 2019 fu registrato un prezzo medio di 22,00 euro, oggi se ne registra uno da 25,00 euro.
Alla luce di tutti questi elementi si può quindi affermare che la spesa non è esattamente alla portata di tutti i bagnanti. Ovvero, se già nel 2019 i prezzi gravavano significativamente sui bilanci familiari, i rincari di quest’estate non fanno altro che pesare ulteriormente sulle tasche dei consumatori, già notevolmente impoveriti dalla crisi economica, legata in parte all’emergenza sanitaria in atto.